L'Alta Via n.1, denominata ALTA VIA DEI GIGANTI, è un itinerario escursionistico dallo scenario incomparabile: si sviluppa infatti ai piedi dei massicci più elevati d’Europa, quali il Monte Rosa, il Cervino e il Monte Bianco. Questo itinerario offre, accanto ai superbi esempi di architettura naturale delle Alpi, impareggiabili testimonianze di architettura rurale, strettamente legata alla vita degli alpeggi.
Tracciata lungo la sinistra orografica della Dora Baltea, l’Alta Via n.1 è percorribile da chiunque poiché si snoda lungo sentieri ben tracciati e interamente segnalati. Si sviluppa in 17 tappe giornaliere, da Donnas a Courmayeur (richiedono in media 3/5 ore di cammino ciascuna) mettendo a disposizione dell’escursionista punti di sosta e ristoro per ogni necessità.
L’elevato valore naturalistico di questi ambienti e le alte e celebri montagne, cariche di storia e di imprese, che ne fungono da superba cornice, offrono un quadro d’altri tempi che l’escursionista dovrà semplicemente ammirare ed apprezzare.
3° TAPPA: Rifugio Coda - Rifugio della Barma (8,61 km)
Descrizione tecnica: Dal rifugio Coda (2.280 m.) il tracciato aggira sulla destra Punta Sella fino all’omonimo colle dove inizia la discesa, piuttosto ripida, verso il lago Goudin. Dalle sue rive il sentiero scende ancora a tornanti tra la vegetazione fino all’Alpe Serrafredda (1842 m.). Ad un bivio, in mezzo ai pascoli, si prosegue sulla destra, scavalcando un costone boscoso che porta all’Alpe Goillas. Attraversato l’omonimo torrente, si segue la pista sterrata verso valle per circa 500 metri fino all’Alpe Leretta, per poi riprendere a salire su sentiero nei prati soprastanti la pista. Qui inizia un lungo saliscendi che, tra boschi di conifere e radure pascolive, conduce agli alpeggi di Crêt Damon e Lion (1911 m.)
Da quest’ultimo alpeggio il tracciato piega a sinistra nel pascolo e si addentra nel ripido bosco che scende verso il Lago Vargno (1670 m.) Superato alla sua foce, a monte di una diga, dopo un breve tratto su pista, si ricomincia a salire sulla destra lungo una bella mulattiera, percorso della processione per il Santuario di Oropa e sentiero principale di accesso alla Riserva Naturale del Monte Mars. L’itinerario prosegue agevolmente in ambiente molto vario, toccando alpeggi, pietraie, rocce montonate, e giungendo dapprima al Lac Long e, dopo un dosso roccioso, alla conca dei Laghi della Barma (Lacs de Barme).
Da qui, procedendo in direzione del lago più grosso - ignorando il bivio sulla sinistra che indica la prosecuzione dell’Alta Via - si giunge, in breve, al Rifugio della Barma (2.062 m.).
La conca della Barma, in territorio valdostano, ospita vari laghetti alpini molto caratteristici, che hanno in comune il fatto di essere dominati dal Monte Mars, il massiccio più alto del comprensorio. Gli specchi dacqua sono molto ravvicinati tra loro, incastonati tra dossi rocciosi. Il maggiore è il lago della Barma.
E la maggiore tra le riserve Valdostane, istituita nel 1993. Si estende nel vallone del torrente Pacoulla e tutela un territorio compreso tra la vetta del Monte Mars (2600 m.) - la più alta delle Alpi biellesi - e i 1670 metri di quota. La riserva è caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di ambiente alpino, quali boschi, pascoli, praterie e conche di roccia, sedi di piccoli bacini lacustri. E meta di escursionisti, che qui trovano una fitta rete di sentieri.
Comune di partenza: Fontainemore
Partenza: Rifugio Coda
Comune di arrivo: Fontainemore
Arrivo: Rifugio della Barma
Lunghezza(km.): 9
Difficoltà: Escursionistico
Disciplina: Escursione
Tipologia itinerario: Mezza giornata
Dislivello in salita (m): 744
Dislivello in discesa (m): 946
Punto più alto (m): 2246
Punto più basso (m): 1676
Durata (h): 4
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