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Home » Alta Via dei Parchi – Tappa #13
13° TAPPA: Santuario di Boccadirio – Alpe di Monghidoro (17,7 km)
Questa tappa si svolge principalmente nell’aperto paesaggio del medio Appennino.
Dal parcheggio del Santuario di Boccadirio si scende fra i boschi della stretta valle del Rio Davena fino nei pressi di Roncobilaccio, proseguendo poi la discesa fino al fondovalle del Rio Gambellato.
Si risale il fianco opposto della valle passando sotto l’Autostrada del Sole e proseguendo poi nel largo versante argilloso fra boschetti e pascoli fino all’abitato di Fratte, dove si incrocia la strada fra il Passo della Futa e Pian del Voglio. Da qui, con una comoda passeggiata, si arriva fino al Passeggere, ampia sella della dorsale percorsa da quella che si ritiene essere l’antica strada romana fra Bononia e Fiesole, ancora visibile in alcune sue parti.
Si scende fra i fitti boschi dell’alta valle del torrente Savena, dominata dalla mole del Monte Freddi, che però è quasi sempre nascosto dalla vegetazione. In breve si lascia il fondovalle per risalire il versante destro, sempre nella faggeta, fino ad incontrare gli edifici di Ca’ di Barba.
Da qui si sale al valico del Poggio Turchino, situato lungo la strada che collega Castel dell’Alpi alla statale della Futa. Continuando a salire nella faggeta, si costeggiano le pendici del Monte Oggioli a destra e dell’Alpe di Monghidoro a sinistra.
Lunghezza: 18 km
Dislivello in salita: 820 m
Dislivello in discesa: 410 m
Punto più alto: 1261 m
Punto più basso: 523 m
Tipo di fondo: sterrato
Comune di partenza: Castiglione dei Pepoli
Località di partenza: Boccadirio
Comune di arrivo: Monghidoro
Località di arrivo: Alpe di Monghidoro
Periodo consigliato:
Tutto l’anno
Link utili:
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/fruizione/altavia/tappe
Un incredibile viaggio a piedi attraversando due parchi nazionali, cinque parchi regionali ed uno interregionale nello stupendo Appennino tra Emilia Romagna, Toscana e Marche: 500 chilometri totali suddivisi in 27 tappe, capaci di suscitare nel viaggiatore grandi emozioni e senso di avventura, grazie a panorami mozzafiato, vasti orizzonti, natura selvaggia e le tracce storiche di antichi confini.
Il percorso è studiato per consentire agli escursionisti di ammirare il meglio di ciò che le montagne appenniniche sono in grado di offrire: circhi glaciali, laghi immersi in praterie di alta quota, torrenti scroscianti, sterminate foreste, rupi vulcaniche e falesie di gesso.
E’ consigliato percorrere l’Alta Via nel periodo che va da metà primavera a metà autunno, mentre gli escursionisti più esperti possono affrontarla anche nei mesi invernali, con la dovuta attrezzatura e cautela, soprattutto nei tratti che possono presentare neve dove il crinale supera i 1400 metri di quota.
Sono presenti varie strutture ricettive nei posti tappa (permettendo quindi di percorrere le tappe anche singolarmente), mentre chi desidera pernottare in tenda è invitato a consultare le indicazioni sul bivacco con tenda.
Credits: Ambiente – Regione Emilia Romagna
AREA TURISTICA:
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