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Home » Alta Via dei Parchi – Tappa #14
14° TAPPA: Alpe di Monghidoro – Le Selve (22,8 km)
Tappa piuttosto lunga, che raggiunge le colline romagnole attraversando ambienti molto diversi tra loro.
Si parte prendendo la strada che collega Castel dell’Alpi alla statale della Futa e si continua a salire nella faggeta costeggiando le pendici del Monte Oggioli per poi scendere al Passo della Raticosa, lungo l’antica strada fra Bologna e Firenze che oggi vediamo nel suo tracciato ottocentesco.
Dal valico si raggiunge il soprastante Monte Canda, buon punto panoramico sull’intera conca di Firenzuola e sul suggestivo paesaggio delle argille verso cui ci stiamo dirigendo.
Il percorso ora si mantiene sulla larga dorsale fra le valli dell’Idice e del Santerno, costellata di ginepri e di blocchi rocciosi fra cui spicca, in basso, il cupo monolite ofiolitico del Sasso di San Zenobi.
Si entra quindi nella valle del torrente Sillaro, dominata sul fianco sinistro dal parco eolico dei Casoni di Romagna e su quello destro dalle più ripide arenarie del Monte la Fine, che si risale nel bosco fino al pilastro della cima (993 m.).
Dopo un comodo tratto in cresta, si scende verso la valle del Santerno al Monte Pratolungo e da lì alla chiesetta di Montefune, dove la strada diventa rotabile. Seguendola in discesa, fra i bellissimi castagneti del Rio Magnola, si arriva velocemente al bivio per il camping-ostello Le Selve.
Lunghezza: 23 km
Dislivello in salita: 830 m
Dislivello in discesa: 1370 m
Punto più alto: 1188 m
Punto più basso: 495 m
Tipo di fondo: sterrato
Comune di partenza: Monghidoro
Località di partenza: Alpe di Monghidoro
Comune di arrivo: Castel del Rio
Località di arrivo: Le Selve
Periodo consigliato:
Tutto l’anno
Link utili:
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/fruizione/altavia/tappe
Un incredibile viaggio a piedi attraversando due parchi nazionali, cinque parchi regionali ed uno interregionale nello stupendo Appennino tra Emilia Romagna, Toscana e Marche: 500 chilometri totali suddivisi in 27 tappe, capaci di suscitare nel viaggiatore grandi emozioni e senso di avventura, grazie a panorami mozzafiato, vasti orizzonti, natura selvaggia e le tracce storiche di antichi confini.
Il percorso è studiato per consentire agli escursionisti di ammirare il meglio di ciò che le montagne appenniniche sono in grado di offrire: circhi glaciali, laghi immersi in praterie di alta quota, torrenti scroscianti, sterminate foreste, rupi vulcaniche e falesie di gesso.
E’ consigliato percorrere l’Alta Via nel periodo che va da metà primavera a metà autunno, mentre gli escursionisti più esperti possono affrontarla anche nei mesi invernali, con la dovuta attrezzatura e cautela, soprattutto nei tratti che possono presentare neve dove il crinale supera i 1400 metri di quota.
Sono presenti varie strutture ricettive nei posti tappa (permettendo quindi di percorrere le tappe anche singolarmente), mentre chi desidera pernottare in tenda è invitato a consultare le indicazioni sul bivacco con tenda.
Credits: Ambiente – Regione Emilia Romagna
AREA TURISTICA:
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