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Home » Alta Via dei Parchi – Tappa #22
22° TAPPA: Campigna – Camaldoli (6,6 km)
Bella e classica camminata che percorre la cresta sovrastante la Riserva di Sasso Fratino, custode delle più belle foreste del Parco.
Da Campigna bisogna risalire fino al Passo della Calla seguendo il sentiero che taglia i tornanti della strada. Dal valico si prende la comoda pista forestale che corre nei pressi del crinale fra le Riserve integrali di Sasso Fratino e della Pietra, in uno scenario forestale incantato. Il bosco è una distesa compatta e continua, da cui si esce soltanto nell’isola erbosa, e molto panoramica, della cima di Poggio Scali (1520 m.).
Dopo il Passo del Porcareccio si attraversano alcune radure acquitrinose prima di incontrare la più vasta apertura di Prato Bertone; qui si lascia la cresta per scendere attraverso gli altissimi abeti che accompagnano il cammino fino al muro perimetrale del Sacro Eremo di Camaldoli, da dieci secoli straordinaria isola di raccoglimento e preghiera nella selvaggia vastità della foresta.
Dall’Eremo si scende in direzione di Camaldoli lungo il sentiero che taglia i numerosi tornanti della strada. Dopo un laghetto, che un tempo veniva usato come peschiera dai frati, si incontrano le tre croci in legno che in passato segnavano il limite della clausura eremitica.
Scendendo a fianco del Fosso di Camaldoli nell’umidità del bosco si incontrano un paio di cappelle in pietra e poco dopo si arriva all’omonimo monastero, casa-madre dell’ordine fondato da San Romualdo nel 1024.
I vasti edifici in pietra sono allungati attorno al nucleo principale che ospita la foresteria, la biblioteca e l’antica farmacia; una bella fontana col simbolo camaldolese delle colombe congiunte vigila l’ingresso.
Lunghezza: 7 km
Dislivello in salita: 640 m
Dislivello in discesa: 890 m
Punto più alto: 1472 m
Punto più basso: 842 m
Comune di partenza: Santa Sofia
Località di partenza: Campigna
Comune di arrivo: Poppi
Località di arrivo: Camaldoli
Periodo consigliato:
Tutto l’anno, ma è preferibile evitare la percorrenza di questa tappa durante i mesi di luglio ed agosto, che la rendono particolarmente pesante per il caldo.
Link utili:
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/fruizione/altavia/tappe
Un incredibile viaggio a piedi attraversando due parchi nazionali, cinque parchi regionali ed uno interregionale nello stupendo Appennino tra Emilia Romagna, Toscana e Marche: 500 chilometri totali suddivisi in 27 tappe, capaci di suscitare nel viaggiatore grandi emozioni e senso di avventura, grazie a panorami mozzafiato, vasti orizzonti, natura selvaggia e le tracce storiche di antichi confini.
Il percorso è studiato per consentire agli escursionisti di ammirare il meglio di ciò che le montagne appenniniche sono in grado di offrire: circhi glaciali, laghi immersi in praterie di alta quota, torrenti scroscianti, sterminate foreste, rupi vulcaniche e falesie di gesso.
E’ consigliato percorrere l’Alta Via nel periodo che va da metà primavera a metà autunno, mentre gli escursionisti più esperti possono affrontarla anche nei mesi invernali, con la dovuta attrezzatura e cautela, soprattutto nei tratti che possono presentare neve dove il crinale supera i 1400 metri di quota.
Sono presenti varie strutture ricettive nei posti tappa (permettendo quindi di percorrere le tappe anche singolarmente), mentre chi desidera pernottare in tenda è invitato a consultare le indicazioni sul bivacco con tenda.
Credits: Ambiente – Regione Emilia Romagna
AREA TURISTICA:
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