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8° TAPPA: Colle Le Cese – Campi Vecchio (20 km)
L’itinerario attraversa il confine tra Marche ed Umbria, contornando i Piani di Castelluccio, la maggiore depressione tettonica dei Monti Sibillini, con splendidi scorci panoramici che hanno come sfondo l’imponente versante ovest di Cima del Redentore.
Dalle ampie distese solitarie dei Piani si passa presto agli scenari della valle del Campiano, cosparsa di borghi, ruderi di castelli e chiese.
Il percorso si snoda lungo la dorsale che circonda a sud e ad ovest il bacino di Castelluccio, fino a giungere alla Forca di Giuda (1.794 m.), piccola sella tra il Monte Patino e il Monte delle Rose. Da qui si scende nella valle del Campiano verso la Forca di Ancarano, per poi proseguire sul sentiero che porta al paese di Campi Vecchio.
Lunghezza: 20 km
Dislivello in salita: 449 m
Dislivello in discesa: 1089 m
Punto più alto: 1794 m
Punto più basso: 836 m
Tipo di fondo: misto
Comune di partenza: Arquata del Tronto
Località di partenza: Colle le Cese
Comune di arrivo: Norcia
Località di arrivo: Campi Vecchio
Periodo consigliato: tutto l’anno
Il Grande Anello dei Sibillini è un percorso escursionistico di circa 124 Km che abbraccia l’intera catena montuosa presente nell’Appennino umbro-marchigiano.
Articolato in 9 tappe, è completamente segnalato e permette di conoscere, oltre alla molteplicità di paesaggi e bellezze naturali, parte dell’inestimabile patrimonio storico culturale che questo territorio conserva.
Il Grande Anello dei Sibillini è tra i più belli itinerari dell’Italia centrale. Attraverso le nove tappe è possibile circumnavigare il territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, visitando la storia dei suoi piccoli borghi e la natura selvaggia delle sue montagne. Il tour abbraccia il Parco in senso orario, partendo dalla località di Visso e ritornandoci dopo essere transitati per alcuni luoghi caratteristici, come l’antica via del Regno di Napoli, il Santuario di Macereto, la cittadina di Fiastra e l’omonimo lago, l’Abbazia di San Salvatore, il Museo delle Valli di Argenta, l’Abbazia di S.S. Vincenzo e Anastasio, il Monte Vettore e molto altro.
Durante il tragitto è possibile godere del paesaggio appenninico e avvistare la fauna selvatica che abita il Parco. L’ottima organizzazione dell’ente parco, nonché la grande disponibilità di informazioni riguardo ai percorsi, permette un’organizzazione dinamica del tour, consentendo di modificarne la lunghezza a seconda della propria disponibilità di tempo ed energie.
AREA TURISTICA:
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