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Home » Itinerari della Grande Guerra: il Forte Campolongo
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Il percorso inizia con la strada bianca che si imbocca cento metri prima del parcheggio del Rifugio Campolongo. Nella prima parte si attraversa una porzione di pascolo per poi immergersi in un ambiente più fresco ed ombroso, la foresta di conifere.
Proseguendo lungo la strada sterrata, mantenendo la destra al bivio, la vegetazione inizia lentamente a diradarsi offrendo così numerosi punti panoramici sulla sottostante Val d’Astico. Da questo punto in poi l’escursione assume un notevole carattere storico: già si nota infatti sulla destra una vasca di raccolta dell’acqua piovana. Quest’opera, viste le caratteristiche carsiche del suolo altopianese, serviva per l’approvigionamento idrico delle truppe italiane in forza al soprastante Forte Campolongo.
Continuando l’ascesa, dopo pochi minuti si giunge all’imbocco del Forte. Osservando l’ingresso già si può apprezzare la maestosità di quest’opera e la cura dei dettagli tipica dell’architettura militare italiana. Questo forte aveva il compito, in contrapposizione a quelli austriaci di Luserna, Verle e Spitz Vezzena, di controllare la Val d’Astico ed, in fase offensiva, operare sulle fortificazioni nemiche.
Con il suo fuoco iniziale assai efficace, contribuì ad annientare il Luserna e il Verle, tuttavia, dopo poche settimane dall’inizio delle ostilità, fu gravemente danneggiato e nel 1916 venne abbandonato per rimanere in mano austriaca fino a qualche mese prima della fine della guerra.
Il Forte, inserito nel progetto Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine, è stato di recente ristrutturato e reso interamente visitabile in modo tale da poter apprezzarne l’architettura originaria, con le relative postazioni delle mitragliatrici e le quattro cupole corazzate che ospitavano gli altrettanti cannoni da 149 mm posti sulla sommità della struttura.
Dal Forte, il percorso si dirige verso il punto di partenza, passando per la Voragine dello Sciason, una enorme grotta che sprofonda in un pozzo vertiginoso del quale non si vede il fondo.
L’escursione si conclude al Rifugio Campolongo, dove è presente il timbro per vidimare il Taccuino della Memoria.
Tipologia itinerario: anello
Lunghezza: 4 km
Dislivello in salita: 257 m
Dislivello in discesa: 256 m
Punto più alto: 1700 m
Punto più basso: 1552 m
Comune di partenza: Rotzo
Località di partenza: Rifugio Campolongo
Comune di arrivo: Rotzo
Località di arrivo: Rifugio Campolongo
Periodo consigliato:
Tutto l’anno
Dove parcheggiare:
Presso il Rifugio Campolongo
Link utili:
http://www.asiago.to
AREA TURISTICA:
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